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Un percorso formativo che si sviluppa su tre assi principali, per dare la possibilità ai piccoli studenti di conoscere l’ambiente naturale che li circonda e approfondire i processi produttivi che sono alla base della nostra cultura agricola e alimentare. In aula e direttamente sul campo, le dodici classi coinvolte delle Scuole “Pessina” e “Giovanni XXIII” si cimenteranno con il laboratorio “Stampalanatura” progetto di stampe botaniche artigianali ideato e condotto dalla scenografa Marzia Ghezzo e Mafalda Pistillo socie fondatrici dell’A.P.S “Gran Teatro del Click nature&food” e mirato alla conoscenza delle piante spontanee, che verranno raccolte e stampate su carta ecologica e stoffa per creare un originale e artistico erbario.
Un altro tassello del progetto è costituito dal modulo “Biodiversità, dall’erba al formaggio”, volto a sviluppare la capacità di conoscenza delle biodiversità circostanti, che concorrono a determinare l’habitat che ci circonda. Tramite le attività in classe e all’aperto saranno individuate con il contributo dell’erbosofo Felice Tanzarella esperto di erbe selvatiche le specie vegetali spontanee che caratterizzano il sapore del latte di ovini e bovini che se ne nutrono. I ragazzi comprenderanno l’equilibrio tra natura e uomo, la correlazione tra cibo e vegetali spontanei le caratteristiche e le proprietà delle piante spontanee.
Ad esempio è scomparso il latte o il formaggio di colore giallo, in relazione al fatto che gli animali non vengono più portati al pascolo, per essere alimentati di foraggi o mangimi, che conferiscono un colore bianco a latte e derivati.
Un altro filone di approfondimento è legato alla produzione del miele e alla qualità prodotta a seconda delle specie botaniche presenti nell’area in cui le api si approvvigionano di nettare. Con “Dolce come il miele”, entrerà nel merito delle nozioni teoriche e pratiche Maria Donnaloia, giovane apicoltrice ostunese, titolare dell’azienda apistica Alveare Bianco.
Il percorso educativo avrà termine con l’ascolto dell’esperienza di Rocco Sorino, un ricercatore scientifico diventato pastore qualche anno fa, che si sta concentrando sulla convivenza tra uomo e lupo, un animale che è recentemente riapparso anche in Puglia nella zona della Murgia, dove Rocco Sorino vive e lavora. Secondo Sorino attualmente è la pecora che salva il lupo, sovvertendo un atavico paradigma affinché si possa favorire la convivenza pacifica tra pascoli e lupi.
Al termine di questo percorso in quattro tappe, gli alunni saranno invitati a partecipare alla giornata di festa che, tra musica, escursioni, rappresentazioni teatrali e degustazioni, si terrà in primavera presso il Parco Regionale delle Dune Costiere, in collaborazione con il Gruppo Escursionistico Speleologico Ostunese GEOS, la storica Mariantonietta Pinto e LaboNaturae Fitocosmesi Artigianale.
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