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Tra Speziale e Montalbano, a circa un chilometro dall´imbocco stradale della SS 16, si scorge sulla sinistra la costruzione fortificata a torre della Masseria Ottava Grande (XVI secolo), nel cui cortile sorge la chiesa di San Pietro (XII secolo), che conserva la denominazione di una cripta rupestre, situata sul fianco della lama confinante e in seguito convertita in cisterna. La chiesa è menzionata per la prima volta nel 1180 in una bolla di papa Alessandro III, che, rivolgendosi al vescovo di Monopoli Stefano, enumera i terreni e gli edifici sottoposti alla giurisdizione vescovile.
L´edificio fa parte di quelle costruzioni medievali pugliesi coperte da cupole in asse a tre navate con relative absidi sporgenti e profilate da architetti pensili. Sulla facciata si eleva un campanile a vela settecentesco; l´ingresso presenta, sotto un oculo con cornice, un protiro poggiante su colonnine e dotato di una decorazione a rilievo "a denti di sega", tipica dell´età angioina. La chiesa ha subito dei rifacimenti, testimoniati anche dall´altare in pietra e dall´intonaco della zona presbiteriale affrescato "a grottesche" (XVIII secolo). All´interno, sulla parete nord, s´intravedono tracce di affreschi raffiguranti teorie di santi dell´iconografia orientale (XII secolo).
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