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Le lame caratterizzano fortemente la morfologia territoriale del Parco; sono incisioni lineari del terreno perpendicolari alla linea di costa, con fondo piatto e fianchi mediamente inclinati, che hanno avuto origine dall´azione erosiva delle acque superficiali. Sono veri e propri fiumi fossili, poiché testimoniano la presenza di antichi corsi d´acqua, di cui costituivano l´alveo. Ancora oggi questi canali assicurano il deflusso delle acque superficiali a regime torrentizio dalle colline murgiane al mare, dopo aver attraversato la piana di oliveti, e sono perciò considerati dei veri e propri "corridoi ecologici". La ricca vegetazione rupicola e macchiosa, che cresce al loro interno, rende le lame funzionali alla mobilità della fauna, che le utilizza come rifugio e collegamento tra la collina e il mare. Nelle cavità delle pareti dimora avifauna stanziale e migratoria, rapaci diurni e notturni, e l´intricata vegetazione offre riparo a piccoli mammiferi, talvolta disturbati dalle sistemazioni agrarie del suolo. Si tratta di una grande varietà di specie che svolgono attività predatoria nelle campagne circostanti, apportando benefici all´attività agricola.
Lungo i versanti delle lame si aprono grotte che rappresentano le più antiche tracce della frequentazione umana di questa parte di Puglia. Qui l´uomo ha lasciato numerose testimonanze: luoghi di lavorazione dell´olio e di ricovero di animali, veri e propri villaggi rupestri.
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